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Mostra Solo. Piero Manzoni al Museo del Novecento di Firenze

Mostra Solo. Piero Manzoni in corso al Museo del Novecento di Firenze: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostre a Firenze per settore artistico: Pittura, Scultura, Arte Contemporanea, Fotografia.
Mostra Solo. Piero Manzoni Firenze
Solo. Piero Manzoni - Museo del Novecento, Piazza Santa Maria Novella, 10 - Firenze

Mostra in corso dal 18 settembre al 13 dicembre 2018

Una mostra - aperta fino all'inverno - ripercorre la fulminea carriera artistica di Piero Manzoni, uno degli artisti del Secondo Novecento meno classificabili nel panorama dell'arte italiana e mondiale. Dopo l'evento dedicato a Emilio Vedova, al Museo del Novecento prosegue il ciclo di retrospettive su grandi artisti del Novecento.

Al Museo del Novecento saranno esposte in mostra i famosi Achromes, realizzati da Manzoni dal 1957, la serie delle Linee e quelle dei Corpi d'aria, Fiato d’artista e Sculture viventi. Per finire ci sarà anche la ormai leggendaria serie di scatolette intitolata Merde d'Artista, battute all'asta per cifre recod da pochi mesi, e le famosi basi come la Base Magica e la Base del Mondo, in cui un parallelepipedo inciso e rovesciato funge da sostenimento per l'opera d'arte più grande concepita, il Mondo stesso.

In mostra anche un'appendice dedicata alla mostra Monocromo, una collettiva tenutasi alla Galleria Il Fiore di Firenze nel 1963, l'ultima mostra italiana alla quale partecipa Manzoni.

Cenni biografici su Piero Manzoni

Piero Manzoni è figlio di Egisto dei conti Manzoni originario di Lugo di Romagna in provincia di Ravenna e appartenente alla famiglia del poeta e scrittore ottocentesco Alessandro Manzoni.
Piero cresce a Milano dove compie prima studi classici e poi s'iscrive alla Facoltà di Legge; nel frattempo grazie alle frequentazioni degli ambienti artistici di Milano da parte dei suoi genitori conosce Lucio Fontana, fondatore dello Spazialismo e famoso per i suoi tagli sulla tela. Dopo aver esordito con pitture paesaggistiche a olio Manzoni passa a sperimentare materiali differenti come gesso e colla. Si rende partecipe e protagonista della pubblicazione di manifesti programmatici come Per la scoperta di una zona di immagini e Per una pittura organica e firma il Manifesto contro lo stile con il Gruppo Nucleare.

Nel 1957 inizia la serie degli Achromes che porterà avanti fino alla fine; in queste opere caratterizzate dall'assenza di colore, all'inizio tele imbevute di gesso grezzo e caolino e colla che sono lasciate ad asciugare da sole prendendo la forma finale senza l'intervento dell'artista, dal 1958 Manzoni le realizza con linee che formano griglie e infine con materiali di vario genere come uova, polistirolo o cotone imbevuto di sostanze fotosensibili secondo la temperatura in modo da rendere l'opera autosufficiente e capace di rigenerarsi.

Dal 1960 inizia la serie Fiato d'artista in cui crea palloncini da lui gonfiati e sigillati, fissandoli a una base di legno. Inizia inoltre la celebre serie di Linee, realizzate su carta e avvolte in cilindri firmati e sigillati da lui stesso. La Linea di maggior lunghezza misura 7.2 Km e si trova in Danimarca. La serie avrebbe dovuto essere composta da linee che sommate risultassero dare la circonferenza del mondo; seppellite in varie zone del mondo sarebbero scomparse per essere ritrovate in un tempo futuro.

Manzoni fonda intanto a Milano con Castellani il centro Azimut, dove si rende protagonista di una delle più famose sue performance intitolata Consumazione dell'arte dinamica del pubblico divorare l'arte: l'artista qui offre agli spettatori uova sode contrassegnate da una propria impronta digitale; attraverso l'ingestione dell'opera lo spettatore entra così in contatto diretto con l'artista.

Il 12 agosto 1961 Piero presenta per la prima volta in pubblico le Merda d’artista, le scatolette su cui si legge: "contenuto netto gr.30, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel maggio 1961". Il prezzo è fissato dall’artista nel corrispettivo in peso in oro.

Piero Manzoni firma ancora altre grandi provocazioni come la Base Magica, che eleva il pubblico a opera d'arte semplicemente invitandolo a salire sulla base, e la Base del Mondo, una base inscritta e capovolta che sorregge tutto il mondo facendone un'opera d'arte, prima di scomparire a soli 30 anni per infarto mentre lavora nel suo studio.

Orario d'apertura: estivo (1 aprile – 30 settembre): lunedì, martedì, mercoledì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00; giovedì dalle 11.00 alle 14.00; venerdì dalle 11.00 alle 23.00. Invernale (1 ottobre – 31 marzo): lunedì, martedì, mercoledì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00; giovedì dalle 11.00 alle 14.00. Chiuso il 25 dicembre.
Biglietti: intero € 8,50, ridotto € 4. Gratuito fino a 18 anni.
Telefono: +39.055.286132
E-mail: info@muse.comune.fi.it
Sito Web: Museo del Novecento

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